La finestra di volo nel kitesurf può essere divisa in due quadranti, il sinistro tra le 9 et le 12, ed il destro, tra le 12 e le 3.

Il pilotaggio in un quadrante è il passo successivo, non appena sarai in grado di gestire la trazione dell’ala giocando sulla pressione della barra sulla linea di depower e dopo aver acquisito il riflesso di rilasciare il boma in caso di problema.

Iniziare a pilotare in un quadrante, sinistro e destro, è fondamentale per la progressione.

Molti sono gli esercizi su cui potrai esercitarti, ognuno con un interesse diverso.

Partiamo dal fatto che, una volta che sei in grado di gestire la tua sicurezza, devi cominciare a capire come spostarti sullo spot grazie alla trazione del kite, simulando la navigazione.

Questo è uno dei momenti più delicati che dovrebbe durare varie ore e prendere più giorni di pratica.
Quando inizierai a navigare utilizzerai sempre e comunque una sola finestra e quasi mai entrambe le finestre (salvo pilotaggio avanzato, vedi i loop), è pertanto necessario concentrarsi e migliorare questo tipo di pilotaggio.

Quando abbandonerai lo zenith per pilotare su una finestra, a seconda del vento, troverai grandi difficoltà qualora il timing dei tuoi movimenti non sia corretto (spesso sarai in ritardo).

Di seguito ti indico i 3 passaggi da seguire:

1. Fare piccoli movimenti con il kite

Il primo passo è iniziare a muovere l’ala delicatamente (tra mezzogiorno e le 13 o le 11) per capire la linearità del movimento desiderata ed il tempo di reazione.

2 sono gli errori più importanti da non commettere:

  • Fare attenzione a non lasciar andare il kite nell’altra finestra.Questo punto è il più importante. La conseguenza è una perdita d’equilibrio e, spesso un’accelerazione importante e non voluta del kite che genererà una violenta trazione. La possibilità di movimenti bruschi e non controllati della barra sarà quasi inevitabile.
    Pertanto, focus sull’anticipazione e, in caso di errore, far rivenire la vela a mezzogiorno.
  • Fare attenzione a non far scendere la vela troppo bassa.Più la vela scende e più il controllo è delicato e deve essere preciso. La conseguenza è spesso una perdita di punti di riferimento con errori di pilotaggio evidenti (tirare la barra invece di fare pressione sul cavo che dovrebbe far risalire la vela, o camminare all’indietro spostandosi nella direzione sbagliata facendo sventare ancora di più la vela).

Dunque, controllare delicatamente il kite in una finestra con movimenti regolari e lineari è fondamentale.
Oltre ad essere il punto di partenza, questo esercizio ti permetterà anche di spostarti a sinistra e destra grazie alla leggera trazione della vela, che altro non è se non ciò di cui avrai bisogno per navigare.

Pilotaggio kite una finestra - kite in basso

Dad Goes Kitesurfiing

2. Stabilizzare il kite

In seguito, imparerai a stabilizzare la vela, ad una o due mani. Le utilità di questo esercizio sono innumerevoli:

  • Camminare agevolmente in una direzione con una piccola spinta costante del kite;
  • Liberare una mano per prendere la tavola con l’altra;
  • Mettersi la tavola ai piedi;
  • Migliorare il decollaggio e l’atterraggio.

Purché la stabilizzazione sia un successo è fondamentale riuscire ad avere le linee in tensione (trovare il “sweet spot”) per avere una risposta immediata e corretta.
Troppa tensione, la vela gira troppo velocemente su sé stessa rischiando un movimento sbagliato, poca tensione la vela non risponde e continua a cadere.

CONSIGLIO: Respira, cerca di rilassarti e ascolta il tuo kite. Può sembrare strano ma devi riuscire a percepire la tensione. Più ti irrigidisci e ti distrai, meno sensazioni percepirai e peggio sarà.

Pilotaggio kite una finestra - stabilizzare kite

3. Gestire la potenza del kite

Infine, dopo i primi movimenti e la stabilizzazione (una o due mani), dovrai cominciare a sentire e gestire la potenza del kite.
Questo esercizio deve essere svolto, secondo me, in una sola finestra, perché è li che faremo evolvere il kite la maggior parte delle volte, salvo qualora il vento è molto leggero o eseguiamo dei loop.

Il più delle volte l’esercizio è svolto in body drag per eliminare un rischio di incidenti e distorsioni delle membra inferiori. Alcuni esercizi complementari sono tuttavia possibili.

Questa tappa è quella che comincerà a trasmetterti le prime vere sensazioni, ma è necessario restare vigili per evitare le più grandi rogne.
L’obiettivo è, infatti, controllare il kite in potenza.

Più assimili il movimento, è più riuscirai ad automatizzarlo senza farti distrarre dalla tavola rischiando grandi errori. Se, al contrario, il movimento non è ancora automatizzato abbastanza, gli errori saranno enormi, la tavola diventerà un’angoscia, le cadute più violente, e le frustrazioni aumenteranno esponenzialmente.

CONSIGLIO: Per far questo esercizio è necessario pensare a fare dei movimenti secchi ma non troppo ampi. Più dai ampiezza, e più generi potenza. Comincia, quindi, gradualmente. Mantieni il kite reattivo con piccoli movimenti, ma lineari e costanti. Questo ti farà acquisire più fiducia e, progressivamente, potrai aumentare il tragitto percorso della vela, generando maggiore trazione.

Se vuoi saperne di più sul body drag leggi quest’articolo.

Pilotaggio kite una finestra - body drag

Conclusione

Sapere svolgere correttamente questi esercizi è essenziale per passare sulla tavola. Infatti, è grazie ad un mix di queste tecniche che sarai in grado di creare la trazione necessaria e controllare l’aquilone durante la tua navigazione.

Non elemosinare il tempo passato su questa tappa e cerca di capirne l’importanza. Il kitesurf si basa sulla comprensione del pilotaggio dell’aquilone, la tavola è un accessorio secondario.

Riuscire a gestire bene il tuo kite ti permetterà di essere più in sicurezza, e di velocizzare la tua progressione futura!

Se hai dubbi o feedback relativi alla tua progressione, la sezione dei commenti ti aspetta. Ogni esperienza è utile per far crescere la comunità ed avere un massimo di informazioni.

Buona pratica.

GRAZIE PER AVER LETTO